
Con la sua storia antichissima, il tatuaggio è ancora oggi una delle forme espressive più comuni, un linguaggio che serve ad esprimere sé stessi e le proprie idee. È inevitabile che ci sia una grande attenzione nella cura del tatuaggio e dell’area della pelle interessata, perché questo scongiura effetti collaterali che potrebbero rovinare il disegno appena finito. Esistono diverse pellicole protettive, cerotti e creme lenitive che si possono usare, ma rimangono comunque delle linee comuni che è bene rispettare per proteggere la pelle.
Come si cura un tatuaggio?
Quella della guarigione è una fase delicata ed importante quando si decidere di fare un tatuaggio. Una cattiva cura del tatuaggio può provocare lo sbiadire del colore o la formazione di cicatrici. Il tatuaggio è una ferita della pelle e per questo è importante porre attenzione al periodo di cicatrizzazione.
Questa piccola guida si propone di sintetizzare quali sono i passaggi fondamentali nella cura del tatuaggio, accortezze senza le quali si rischia di rovinare il disegno finito.
Dopo la seduta
Il tatuatore, finito di realizzare il tatuaggio, fascerà la pelle con una pellicola trasparente per far sì che il disegno non venga intaccato da agenti esterni. Due ore dopo la fine della seduta bisogna rimuovere questo il bendaggio, lavare il tatuaggio con sapone neutro o antibatterico (è importante ricordarsi di lavare bene le mani prima di toccare la pelle). Dopo aver asciugato la pelle, applicare un sottile strato della crema lenitiva consigliata dal tatuatore.
I primi due giorni
Nei primi due giorni dopo la fine della seduta, bisogna lavare il tatuaggio due o tre volte al giorno con acqua fresca e sapone neutro o antibatterico. È consigliabile coprire il tatuaggio con una pellicola protettiva in questa fase, perché la cicatrizzazione della ferita è appena iniziata e la pelle è più esposta.
Fino a dieci giorni
Dal terzo giorno dalla seduta non è più necessario coprire il tatuaggio, anzi, la cicatrizzazione è decisamente più rapida se lo si lascia respirare. Rimane comunque consigliabile lavare la pelle con sapone neutro o antibatterico due o tre volte al giorno ed applicare un sottile strato di crema lenitiva. La durata della cicatrizzazione cambia a seconda di diversi fattori (la dimensione del tatuaggio, i colori usati, la sede scelta, ma anche semplicemente da persona a persona): di solito la ferita rimargina completamente in due settimane, ma è sempre consigliabile aver cura del proprio tatuaggio e tenere sotto controllo la guarigione della pelle per il primo mese dalla seduta. È fortemente sconsigliato tatuare nuovamente la zona prima che sia trascorso un mese e che quindi sia certo che la guarigione è stata portata a termine correttamente.
Cose da non fare
Per una corretta rimarginazione della pelle è assolutamente sconsigliato:
- Fare il bagno in piscina o al mare;
- Prendere il sole;
- Stare a contatto con peli di animali;
- Frequentare luoghi sporchi o polverosi;
- Togliere le crosticine.
Queste sono le regole più importanti da seguire nella cura del tatuaggio: corretta pulizia e idratazione.